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Mostra Felice Levini. Orizzonte degli eventi al Museo Carlo Bilotti di Roma

Al Museo Carlo Bilotti di Roma una mostra dal titolo Felice Levini. Orizzonte degli eventi: le opere e le informazioni, il periodo e gli orari d'apertura, i contatti e il costo dei biglietti.

Mostre a Roma per settore artistico: Pittura, Scultura, Arte Moderna, Arte Contemporanea, Fotografia, Archeologia.

Mostra Felice Levini. Orizzonte degli eventi Roma
Felice Levini. Orizzonte degli eventi - Museo Carlo Bilotti, Viale dell'Aranciera - Roma

(Foto: Felice Levini, S.T. (piatto) 2019 ceramica 40 cm (diam))

Mostra in corso dal 28 ottobre al 5 dicembre 2022

Il Museo Carlo Bilotti presenta una mostra con oltre 40 opere dell’artista realizzate negli ultimi due anni.

Comunicato Stampa della mostra Felice Levini. Orizzonte degli eventi

Dal 28 ottobre al 5 dicembre 2021 il Museo Carlo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese ospita la mostra di Felice Levini Orizzonte degli eventi a cura di Zerynthia – Associazione per l’Arte contemporanea OdV.

L’esposizione, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, presenta una selezione di circa 40 opere dell’artista, per la maggior parte inedite e alcune realizzate negli ultimi due anni. L’ingresso al museo è gratuito, i servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.

La mostra offre un excursus attraverso la poetica dell’artista– dalle sculture alle carte, dai dipinti alle ceramiche – in un percorso che racconta in maniera completa ed esaustiva le declinazioni del suo universo artistico.

La riflessione dell’artista si sviluppa intorno a ciò che lui definisce progettare il caos, un’alternativa alla oramai totale omologazione della politica, della vita e del pensiero intendendo l’arte non come strumento con la pretesa di cambiare il mondo, ma considerando la vita, l’umanità e il mondo come materia per l’arte.

È lo stesso artista a spiegare come dipingere sia per lui mettere in scena tutto ciò che non si può rappresentare in altro modo, azzardando l’impossibile in uno spazio, la pittura, più praticabile e compatibile con le sue visioni e le sue idee. Allo stesso tempo l’artista tenta di sintetizzare le forme a lui più congeniali, le immagini forti, precise, poetiche; le tecniche più dirette per rappresentare al meglio un sogno, un progetto. Colorare in modo puntinato è un metodo che ripetendosi nella differenza, nelle sfumature gli permette di insistere ancora nel fare pittura in punta di pennello.

Come evidenzia sempre l’artista, la libertà dell’arte oggi passa anche attraverso la sua ricostruzione.
Nelle opere di Levini c’è sempre un processo di scomposizione a cui l’artista aggiunge un elemento ironico, facendo convivere nel suo immaginario tragedia e commedia. L’artista attinge all’universo del quotidiano, dando alle sue immagini un carattere straniante ed eccentrico. L’arte per lui è illusione, che non intende ingannare lo spettatore bensì portarlo a vedere e pensare le cose sotto altri punti di vista.

Apre la mostra, al piano terra, una grande scultura di resina, raffigurante un cavallo a grandezza naturale, un omaggio a de Chirico, poggiata su un tappeto su cui è riprodotta una scacchiera composta da tutte le battaglie del mondo dalla prima guerra mondiale ai nostri giorni.
In mostra anche alcune opere realizzate durante la pandemia, come il ciclo di dipinti su tela di grandi dimensioni, dedicati ai cinque sensi, e un rotolo di carta dipinto a inchiostro lungo 10 metri, in cui l’artista traduce in immagini sentimenti, impressioni e visioni degli ultimi due anni, una sorta di diario della pandemia.

In catalogo un testo critico di Costantino D’Orazio.
La mostra è realizzata con il supporto di IPMA, Istituto Peritale Medici Associati.

BIOGRAFIA

Felice Levini nasce a Roma nel 1956 dove vive e lavora.
Tra le sue prime presenze a Roma si segnala nel 1978 la sua partecipazione nello Spazio Autogestito di Sant’Agata dei Goti e, con mostre personali, nelle gallerie: La Salita, Pieroni, Planita, Pio Monti e Il Cortile. A Torino espone da Eva Menzio, a Milano nello Studio Cannaviello, a Brescia da Massimo Minini.
Renato Barilli lo inserisce nella sua formazione dei Nuovi-nuovi.
Partecipa alla XII “Biennale des Jeunes” presso il Museo Civico di Parigi e alla Rassegna del Castello di Volpai (SI) del 1984. Seguono il XLIV Festival dei Due Mondi di Spoleto, la XII Quadriennale di Roma e la XLIV Biennale di Venezia.
Tra le sue mostre personali recenti in spazi pubblici vanno ricordate quelle dell’Acquario di Roma, della Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, dell’IIC di Zagabria, dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, del Museo Pecci a Milano, dell’IIC di Copenaghen, del Museo della Ceramica Chini di Borgo San Lorenzo (FI) e della recente installazione permanente all’IIC di Stoccolma. Ha fatto parte del progetto di Camere di RAM Radioartemobile di Roma e della mostra L’Albero della Cuccagna di Achille Bonito Oliva (2014-15) per la sede di Stella Maris, Montesilvano (PE).

Orari: da ottobre a maggio da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30). Sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30). 24 e 31 dicembre dalle 10.00 alle 14.00. Chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio.
Da giugno a settembre da martedì a venerdì dalle 13.00 alle 19.00 (ingresso fino alle 18.30).
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30). Chiuso lunedì.
Biglietti: ingresso gratuito.
Telefono: 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00).
E-mail: info@museocarlobilotti.it
Sito web: Museo Carlo Bilotti

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