Tour bus hop on hop off 24/48 ore e biglietti salta fila Colosseo Foro Romano. Acquisto biglietto on line - Roma
Tour bus hop on hop off 24/48 ore e biglietti salta fila Colosseo Foro Romano. Acquisto biglietto on lineo: € 82 a persona.
Prima di raggiungere il Colosseo, ottieni una panoramica generale del Palatino, dove la leggenda narra che Romolo fondò la città di Roma. La tua guida esperta ti insegnerà il sanguinoso passato dell'anfiteatro, con storie di gladiatori, finte battaglie navali ed esecuzioni.
Segui la tua guida e scopri le storie e gli aneddoti che si nascondono tra queste rovine. La tua guida ripercorrerà la storia dell'impero, dalla sua nascita nel 753 a.C., raccontandoti degli scontri tra gladiatori che avvenivano nel Colosseo e le appassionanti vicende legate ai regni di Cesare e Nerone.
Open bus - 24/48 ore
Dopo aver scoperto le attrazioni della Roma Imperiale guarda quanti più posti di Roma in 24 o 48 ore. Ammira la maggior parte delle principali attrazioni della capitale con un tour in autobus hop-on hop-off e fai una visita al Colosseo e Foro Romano.
Approfitta dell'audioguida multilingue disponibile sull'autobus e scopri di più sulle principali attrazioni della Città Eterna. Scendi per vedere i monumenti da vicino e sali di nuovo in una qualsiasi delle 9 fermate di autobus comodamente situate vicino ai principali luoghi di interesse di Roma-
Tariffa Tour bus hop on hop off 24/48 ore e biglietti salta fila Colosseo Foro Romano
Prezzo a persona: € 82.
Cosa include il Biglietto salta fila Musei Vaticani e Cappella Sistina con assistenza all'ingresso
– Biglietto autobus Hop-on Hop-off valido per 24 ore.
– Assistenza e Wi-Fi a bordo.
– Ingresso prioritario (accesso salta fila) al Colosseo, al Foro Romano e al Colle Palatino.
– Guida ufficiale.
– Assistenza e Wi-Fi a bordo.
Durata Tour bus hop on hop off 24/48 ore e biglietti salta fila Colosseo Foro Romano
– Autobus durante 24/48 ore.
Lingue Tour bus hop on hop off 24/48 ore e biglietti salta fila Colosseo Foro Romano
– Inglese, italiano, francese, spagnolo, tedesco, russo.
Punto d'incontro per Tour bus hop on hop off 24/48 ore e biglietti salta fila Colosseo Foro Romano
– Via del Teatro di Marcello - Roma
Dirigiti verso una qualsiasi delle fermate dell'Open Bus, dove puoi scambiare il tuo voucher a bordo con i biglietti. Devi farlo almeno 2 ore prima dell'orario di ingresso dell'attrazione. Assicurati di essere al punto di incontro almeno 15 minuti prima della fascia oraria selezionata.
Orario e giorni Tour bus hop on hop off 24/48 ore e biglietti salta fila Colosseo Foro Romano
Orario d'incontro: 15 minuti prima.
Presentando il voucher all’arrivo – si accettano i voucher su smartphone – al rappresentante potrete iniziare il tour.
Termini di cancellazione Tour bus hop on hop off 24/48 ore e biglietti salta fila Colosseo Foro Romano
La prenotazione può essere cancellata gratuitamente fino a 24 ore prima della visita.
La storia del Colosseo
Il Colosseo è un monumento dell'antica Roma che si trova alle pendici
del Colle Oppio di fronte all'entrata della zona del Foro.
Non molte persone conoscono le origini del soprannome dell'Anfiteatro Flavio voluto dall'Imperatore Vespasiano dopo la sua elezione. Qui
infatti già prima del Colosseo sorgeva una colossale statua bronzea raffigurante l'Imperatore Nerone la cui reggia, la Domus Aurea, si estendeva
per molti ettari tutto intorno.
La costruzione, iniziata da Vespasiano nel 70 d.C., fu conclusa da Tito, che lo inaugurò il 21 aprile 80 d.C. Tito, l'imperatore
"buono" per Dante, era figlio di Vespasiano, lo stesso che soppresse
la rivoluzione dei Giudei in Palestina uccidendo più di seicento
persone e dando fuoco al famoso Tempio di Salomone.
La costruzione, come attesta un'iscrizione, fu realizzato con il bottino del saccheggio del tempio di Gerusalemme (70 d.C.).
«I[MP(ERATOR)] CAES(AR) VESPASI[ANUS AUG(USTUS)] AMPHITEATRU[M NOVUM] [EX] MANUBI(I)S [FIERI IUSSIT]»
«L’imperatore Cesare Vespasiano Augusto fece erigere il nuovo anfiteatro con i proventi del bottino.»
Fino a quel momento
le gare equestri si svolgevano al Circo Massimo ed erano semplici gare su
un circuito ellittico. Sicuramente dev'essere stata enorme l'emozione della folla
nello scoprire che l'arena collassava diventando un lago artificiale pronto
ad ospitare battaglie navali o ad emergere per ospitare lotte fra tori (una
tradizione etrusca) e altri animali selvaggi.
Durante l'inaugurazione morirono più di diecimila prigionieri e cinquemila animali portati
dall'Africa per l'occasione. Un vero massacro agli occhi dei moderni
ma fortemente voluto dalla popolazione, dai politici, dai nobili e dai filosofi
di Roma imperiale. Insomma quasi nessuno si oppose ai massacri ogni volta che
un imperatore o un nobile utilizzò questo scenario per celebrare
un trionfo o anche soltanto la sua casata.
Ma nell'antica Roma ci furono delle eccezioni al riguardo: a Cicerone l'uccisione di animali non provocava piacere e a Marco Terenzio Varrone addirittura gli repelleva la cosa. Ma questi intellettuali vissero nel I sec. a.C. prima che i giochi diventassero una prassi quotidiana e uno strumento di potere per imperatori e consoli, come sintetizzato molto bene dal poeta Giovenale nel secolo successivo.
«[...] [populus] duas tantum res anxius optat panem et circenses»
«[...] [il popolo] due sole cose ansiosamente desidera, pane e giochi circensi»
L'inaugurazione durò 100 giorni ma poco dopo Traiano seppe fare di meglio organizzando 123 giorni di combattimenti per celebrare la vittoria sui Daci.
Nerva e Traiano intervennero sull'edificio come attestato da alcune iscrizioni ma il primo grande intervento di restauro fu realizzato da Antonino Pio.
Nel 217 un fulmine provocò un incendio che fece crollare le strutture superiori e il Colosseo rimase chiuso dal 217 al 222. I lavori di restauro furono iniziati sotto Eliogabalo (218-222) e terminati Alessandro Severo che rifece il colonnato sulla summa cavea. L'edificio fu inaugurato quindi nel 222 ma il completamento dei lavori avvenne solo sotto Gordiano III. Ancora un fulmine portò l'imperatore Decio a ordinare dei lavori di restauro nel 250.
Oltre ai combattimenti tra gladiatori il Colosseo era in grado di ospitare spettacoli di caccia, battaglie navali, rievocazioni di battaglie famose e drammi basati sulla mitologia classica.
Il fatto che il Colosseo fosse anche il luogo del martirio dei primi Cristiani fu molto dibattuta dagli storici e spesso ritenuta notizia falsa. Ma da pochi anni nuovi studi hanno confermato che qui trovarono la morte migliaia di Cristiani durante le persecuzioni del III secolo d.C. Le condanne venivano eseguite per crocifissione o con la damnatio ad bestias che era spesso riservata anche ai criminali di basso rango o agli schiavi che si erano rivoltati con contro i propri padroni. Tra le bestie utilizzate c'erano leoni, tigri, orsi e lupi.
Nel 248 d.C. qui fu celebrato il millesimo anniversario della nascita di
Roma. Solo la conversione alla religione cristiana - in quei secoli non
ancora dannosa per l'eredità culturale di Roma - fu capace di fermare
i combattimenti tra gladiatori nel 404 d.C. e più tardi tra animali
(523).
Alcuni terremoti portarono alla realizzazioni di un restauro nel 470 ad opera del Console Messio Febo Severo; nel 484 il praefectus urbi Decio Mario Venanzio Basilio curò i restauri a proprie spese[24].
La venationes (uccisioni di animali) furono infine proibite dall'Imperatore Teodorico (523) portando all'abbandono totale del Colosseo.
Visita ai Musei Vaticani
Dopo l'entrata si sale al primo piano con una scala mobile che introduce
direttamente alla Sezione Egizia, ricca di reperti appartenenti a tutti
i periodi della storia egizia. Stele, statue, iscrizioni geroglifiche, bronzi
votivi accompagnano il visitatore in un denso e ricco percorso che sfocia
in sale che custodiscono preziosi reperti mesopotamici ed assiri. L'arte
egizia colpisce per il fascino ieratico delle figure e la ricchezza degli
oggetti e i rilievi presenti nella sezione assira sono veri e propri capolavori
scultorei che abbellivano le porte ed i palazzi dei signori e sovrani assiri
come Assurbanipal.
Pigna dal Tempio di Iside al Campo Marzio (II sec. d.C.)
Difficile visitare tutte le sale che compongono l'itinerario museale dei
Vaticani in un solo giorno. Da non perdere è la Pinacoteca dove,
nello spazio di alcune sale, si possono ammirare opere del Perugino, Raffaello,
Leonardo e Bernini. Una menzione speciale al grande Caravaggio, maestro
indiscusso dell'espressività artistica esasperata dello stile barocco.
Vale la pena scendere anche verso il famoso Cortile della Pigna e fare una
passeggiata, se la giornata ed il tempo a disposizione lo permettono.
Salendo al secondo piano si raggiungono le famose Stanze del Raffaello dove
si trovano, condensati in 4 stanze, alcuni tra i capolavori indiscussi del
maestro urbinate tra cui la Scuola di Atene, una parete affrescata con i
principali esponenti della filosofia greca. Nell'affresco compare un'autoritratto
di Raffaello, che guarda verso l'osservatore, e un ritratto di Michelangelo,
nel personaggio di Eraclito.
Con un salto al piano superiore si arriva alla Cappella Sistina alla quale si accede da una piccola porticina. Ora si possono
fare foto ma vengono consentite solamente senza l'uso del flash. Lo sguardo
viene attratto dalla volta dove, in una composizione impeccabile, si perde
tra le figure possenti delle Sibille e dei Profeti e le suggestioni della Creazione Universale, la Creazione dell'Uomo e la Cacciata dall'Eden.
Tutta la Cappella espone poi alle parete laterali una serie notevole di
capolavori raffiguranti la Vita di Cristo firmati da Rosselli, Perugino,
Botticelli.
Le Storie della Genesi sul soffitto (Michelangelo Buonarroti)
Sulla parete principale il Giudizio Universale di Michelangelo:
in una struttura centrifuga che ha in Cristo giudicante la sua
origine, si sviluppano le figure della Vergine rassegnata e dei
Santi della Chiesa. Sconvolgenti per la forza espressiva le figure
degli angeli dell'Apocalisse che suonando le trombe del giudizio
svegliano i morti dal loro sonno. A sinistra le figure salgono
al cielo riprendendo i loro corpi, a destra i demoni trascinano
verso il basso i dannati dove un Caronte usa il remo per spronare
i condannati dal Giudizio di Cristo.
Come è noto a tutti l'opera suscitò scandalo per l'esposizione
dei corpi nudi nelle parti genitali e per questo venne incaricato
Daniele da Volterra di coprire con le braghe le parti in questione.
Responsabile della decisione fu il Maestro delle Cerimonie del
Vaticano Biagio da Cesena, che per questo oltraggio venne raffigurato
nella figura di Minosse dal grande, ironico, Michelangelo.
La scala a spirale che conduce fuori dai Musei Vaticani è una gioia
per l'occhio, l'ultimo gioiello di una visita indimenticabile.
La storia dei Musei Vaticani
I Musei sono nati per volere di Papa Giulio II, il mecenate di Raffaello
e di Michelangelo, artisti che hanno lasciato una profonda impronta all'interno
del Museo nella parte delle abitazioni papali.
Altri Papi si susseguirono
poi con l'intenzione di allargare la collezione con nuove sezioni dedicate
a differenti culture: Clemente XIV (1769-1774) e Pio VI (1775-1799), Pio
VII (1800-1823) per i reperti Classici, Gregorio XVI (1831-1846) per la
sezione Etrusca e quella Egizia, Pio IX (1846-1878) per la sezione Cristiana.
Particolare del Giudizio Universale di Michelangelo
Come arrivare ai Musei Vaticani
– in metro: le fermate più vicine sono Ottaviano
o Cipro (linea A) e poi 8 minuti a piedi.
– in autobus: linee n° 49, di fronte all'ingresso dei Musei; 32, 81,
982, Piazza del Risorgimento (capolinea e 5 minuti a piedi); 492, 990, Via
Leone IV / Via degli Scipioni (5 minuti a piedi).
– in tram: linea n° 19 in Piazza del Risorgimento e 5 minuti a piedi.
Orari: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 18.00
(ultimo ingresso alle 16.00 e uscita dalle sale mezz'ora prima delle 18.00).
Ultima domenica di ogni mese aperto con ingresso gratuito dalle 9.00 alle
14.00 (ultimo ingresso alle 12.30 (purché non coincida con la Santa Pasqua, 29 giugno SS. Pietro e Paolo, 25 dicembre Santo Natale e 26 dicembre Santo Stefano).
Chiuso 1 e 6 gennaio, 11 e 22 febbraio, lunedì di Pasquetta,
1° maggio, 29 giugno, 14 e 15 agosto, 1 novembre, 8, 25 e 26 dicembre.
Biglietti: intero € 17, ridotto € 8. Diritto di prenotazione online € 4.
Il biglietto dei Musei Vaticani dà diritto a visitare anche
le mostre. Disponibile anche il biglietto per la sola mostra. I biglietti
sono acquistabili anche on line sul sito ufficiale dei Musei Vaticani (consigliabile
per evitare le lunghe code).
Telefono: +39.06.69884676, +39.06.69883145
E-mail: info.mv@scv.va
Sito internet: Musei
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