MOSTRA
in CORSO dal 16 novembre 2011 al 5 febbraio 2012
"Moreno
Bondi. La luce e l'ombra di Caravaggio nel Contemporaneo"
Per presentare le imponenti opere del pittore neocaravaggesco
Moreno Bondi, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale
della Città di Roma, diretta da Rossella Vodret,
accoglie a Palazzo Venezia di Roma, nell'Antico Refettorio
Quattrocentesco, la mostra: “MORENO BONDI. LA LUCE
E L’OMBRA DI CARAVAGGIO NEL CONTEMPORANEO”.
Oltre un anno e mezzo è stato necessario per portare
a compimento il grande ciclo destinato alla mostra capitolina,
costituito da 15 imponenti lavori e 30 opere in piccolo
formato: sono tutti dipinti ad olio su lino, al cui interno
l'artista inserisce preziose sculture in marmo, personalmente
realizzate: “L’abbinamento fra le due arti
–spiega Moreno Bondi- crea un unicum, che concettualmente
appartiene all’importante eredità del Barocco.
Sono sempre stato affascinato dalla pittura e dalla scultura,
che il Seicento ha unito con geniale maestria nelle Pale
d'altare dipinte, contornate da cornici e da angeli in
marmo”.
La conoscenza approfondita della pittura di Caravaggio
(perfezionata in decenni di ricerca accademica e sperimentazione),
la rappresentazione dei corpi potenti ammantati dal suggestivo
contrasto luce-ombra, evocano l’accostamento fra
il genio seicentesco e Bondi, che in maniera attuale elabora
l’antico unendo capacità tecnica, valore
estetico e dimensione intellettuale dell'arte.
“La luce e l’ombra di Caravaggio nel Contemporaneo”
fa parte del percorso (programmato in collaborazione con
le Gallerie d‘Arte Benucci) scandito da prestigiosi
eventi nazionali ed internazionali nelle grandi capitali
dell'arte: Londra, Parigi, New York. Tali appuntamenti
(fra cui la partecipazione alla 54° Biennale di Venezia-Padiglione
Italia), sono finalizzati a mostrare, attraverso le opere
di Moreno Bondi, l’eccellenza artistica italiana
nel mondo.
Infatti, Mario Resca (nella prefazione al catalogo edito
da Giorgio Mondadori), sottolinea che l’evento costituisce
“un significativo inizio di valorizzazione per quel
particolare settore dell’arte contemporanea che
guarda con estremo interesse e partecipazione alla pittura
del passato, non ultimo a quella caravaggesca, la quale
in questi anni sta realmente “incendiando il mondo”
come messaggera della cultura italiana in ogni parte del
Pianeta”.
Fra le opere esposte si segnalano: “Obelisco”
(olio su lino e scultura in marmo Statuario di Carrara,
200x300) e “Orfeo”(olio su lino e scultura
in marmo Statuario di Carrara e Nero del Belgio, 180x180)
richieste per la 54° Biennale di Venezia-Padiglione
Italia.
FOCUS
Nella lunga carriera professionale ed accademica (come
Titolare della Cattedra di Tecniche pittoriche in Accademia
di Belle Arti dal 1987), Moreno Bondi (nato a Carrara
nel 1959) ha cercato il confronto con la grande tradizione
artistica, utilizzando con competenza pittura e scultura.
Bondi si ispira alle icone dell’arte: le isola dal
tempo e dallo spazio; le rappresenta in un’atmosfera
astratta che produce una figurazione neocaravaggesca metafisica.
”Moreno Bondi - scrive Antonio Paolucci - ha dedicato
anni allo studio delle tecniche pittoriche tradizionali.
Conosce come nessuno il mestiere dei maestri dei grandi
secoli e sa replicarlo con sapienza mimetica assoluta.(…)
La sua pittura fa pensare ad uno specchio in cui si riflettono
le icone dell’arte antica, solo che lo specchio
è rotto. Riflette Michelangelo e Caravaggio in
disarticolati frammenti, ricomposti secondo un ordine
che segue una mente ed un sistema simbolico del proprio
tempo”.
LA PITTURA
Il fascino delle sue opere è dovuto anche ai colori
realizzati personalmente con pigmenti pregiati
e leganti naturali. “I prodotti industriali –spiega
l’artista- sono a base di medium sintetici e la
loro
funzione stabilizzante e plastificante altera la resa
visiva, la tenuta e la consistenza della pittura.
Diversamente i miei colori sono brillanti, duraturi ed
essiccanti (nonostante in genere l’olio rallenti
l’asciugatura). Ciò è possibile grazie
all’utilizzo di ingredienti non artefatti, la cui
formula segreta è
stata ricostruita con oltre 20 anni di sperimentazione
e indagini accurate sugli antichi manuali del
‘500 e ‘600”.
LA SCULTURA
L’abbinamento della pittura e della scultura nella
tela è un fatto straordinario, che richiede formazione,
tecnica, capacità differenti. “E’ necessaria,
inoltre –racconta Moreno Bondi- tanta fatica fisica
quando si realizzano le opere in proprio, senza affidarle
(come solitamente accade) ad un laboratorio. Il connubio
delle due arti concettualmente appartiene all’eredità
del Barocco. Le Pale d’altare seicentesche, incorniciate
dagli angeli in marmo, sembrano vere e proprie installazioni,
in cui pittura e scultura sono entrambe protagoniste”.
IL CATALOGO
Il catalogo bilingue, edito da Giorgio Mondadori (con
prefazione del Direttore Generale della Valorizzazione
del Patrimonio Culturale del MiBAC, Mario Resca, e con
l'introduzione del Presidente della Provincia di Roma,
Nicola Zingaretti), presenta il lavoro attraverso le immagini;
i testi di Giovanni Faccenda, Antonio Paolucci, le schede
critiche delle opere ed una lunga intervista realizzata
da Carla Piro, in cui Moreno Bondi si racconta fra pittura
e scultura.
Orario d'apertura:
Tutti i giorni 10,00-19,00; lunedì chiuso.
Biglietti:
ingresso libero
Sito Web:
PALAZZO VENEZIA |