Il Museo delle Mura presenta una mostra che sarò il il gran finale della Settimana tedesca (6-12 ottobre), un progetto dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Romaoltre . Esposte 40 fotografie che evidenziano come è cambiata la città di Berlino dal 1989 a oggi.
Comunicato stampa della Mostra Non farmi Muro!
La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale –
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata dall’Ambasciata della
Repubblica Federale di Germania con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, è a
cura di Clara Labus e Julian Rössler e sarà inaugurata sabato 12 ottobre, alle ore 11.00.
Una riflessione sullo sviluppo di una città nel cuore dell’Europa attraverso quattro diverse
proposte fotografiche: le immagini di Livio Senigalliesi della Berlino del 1989, quelle di
Daniel Pilar e VisitBerlin della Berlino di oggi e, infine, una sezione intitolata “Il cammino
verso l’unità tedesca” realizzata dall’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania
in collaborazione con la Bundesstiftung Aufarbeitung.
Berlino 1989: “Da Mosca soffiava il vento della Perestrojka, portando voglia di democrazia
e libertà. È un passato che non dobbiamo dimenticare” scrive Livio Senigalliesi, che si
trovava a Berlino in quel periodo così importante per la Germania e per l’Europa. Dopo
proteste pacifiche in diverse città della Repubblica Democratica Tedesca (RDT), il 9
novembre 1989 cadde il Muro che aveva separato il Paese e la città di Berlino per quasi
30 anni creando, di fatto, due città diverse: Berlino ovest e Berlino est, la capitale della
RDT.
Durante la divisione del Paese non ci si poteva muovere liberamente tra le due parti della
città: era obbligatorio possedere un permesso, che peraltro per i cittadini della RDT era
molto difficile ottenere. Una ferita aperta che ha separato famiglie e amici per tanti anni.
Berlino negli ultimi 30 anni si è trasformata da “città murata” a città libera, con più di tre
milioni di abitanti. La caduta del Muro ha lasciato nel panorama urbano spazi inutilizzati
che i berlinesi e i nuovi abitanti hanno reso spazi creativi: dall’arte della Brunnenstraße alle
start-up del Moritzplatz, che ora godono finalmente dell’accesso libero al fiume Spree.
Berlino è oggi una città moderna e una metropoli vitale: nota per la sua architettura, i
festival e la vita notturna (soprattutto la scena tecno) è visitata ogni giorno da innumerevoli
turisti ed è una delle capitali europee preferite dai viaggiatori.
Livio Senigalliesi, 63 anni, milanese, inizia la carriera di fotoreporter alla fine degli anni
’70 dedicandosi ai grandi temi della realtà italiana usando la fotocamera come uno
strumento di analisi sociale. La passione per la fotografia intesa come testimonianza e
l’attenzione ai fatti storici di questi ultimi decenni l’hanno portato su fronti caldi come il
Medio-Oriente e il Kurdistan durante la guerra del Golfo, nella Berlino della divisione e
della riunificazione, a Mosca durante i giorni del golpe che sancirono la fine dell’Unione
Sovietica, a Sarajevo ha vissuto tra la gente l’assedio più lungo della Storia. Negli ultimi
anni ha focalizzato le sue energie su due progetti: quello dedicato alle vittime civili dei
conflitti e quello sulla condizione umana degli immigrati in Italia. Oltre alle mostre e ai libri,
realizza progetti didattici per gli studenti di scuole e Università affinché la sua
testimonianza diretta avvicini i giovani ai temi della pace e della guerra e alla
comprensione delle migrazioni forzate.
Daniel Pilar si è laureato in fotogiornalismo a Hannover e lavora per alcuni dei giornali e
riviste più importanti della Germania. Ha vinto diversi premi per i suoi lavori. Numerosi le
sue mostre, sia singole che collettive, anche all’estero, per esempio in Messico e
Afghanistan. Sull’Afghanistan ha scritto due libri.
Orari: da martedì a domenica dalle 9.00 alle
19.00 (la biglietteria chiude 45 minuti prima). Il 24 e 31 dicembre dalle
9.00 alle 14.00. Chiuso lunedì, il 25 dicembre e il 1° maggio.
Biglietti: ingresso gratuito.
Telefono:
060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00).
Sito web: Museo delle Mura |