Josef Koudelka. Radici - Ara Pacis, Lungotevere in Augusta (angolo
via Tomacelli) - Roma
(Foto: Tempio di Poseidone, Grecia, 2003-© Josef Koudelka/ Magnum Photos)
Mostra in corso dal 1 febbraio al 26 settembre 2021
Le rovine non sono il passato, sono il futuro che ci invita all’attenzione e a godere del presente.
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Josef Koudelka
Una mostra unica in Italia all'Ara Pacis: il grande fotografo dell’agenzia Magnum Photos documenta con oltre cento scatti lo straordinario viaggio fotografico di Koudelka alla ricerca delle radici della nostra storia nei più importanti siti archeologici del Mediterraneo.
Comunicato stampa della Mostra Josef Koudelka. Radici
- L’anno 2021 si apre a Roma con la mostra “Josef Koudelka.
Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza” presso il Museo dell'Ara Pacis.
Promossa nella sua unica tappa italiana da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai
Beni Culturali, Contrasto e Magnum Photos, organizzata da Contrasto e Zètema Progetto
Cultura, con la collaborazione di Villa Medici. Académie de France à Rome e Centro Ceco,
l’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 16 maggio 2021.
Con oltre cento spettacolari immagini panoramiche, molte delle quali di grande formato, la
mostra racconta e ripercorre lo straordinario viaggio fotografico di Josef Koudelka alla
scoperta delle radici della nostra storia. Il lavoro presentato è il frutto di un progetto unico
nel suo genere, durato trent’anni, e realizzato esplorando e ritraendo con tenacia e
continuità alcuni dei più rappresentativi e importanti siti archeologici del Mediterraneo.
Gli straordinari scatti in bianco e nero presentati in mostra sono realizzati dal fotografo
ceco tra Siria, Grecia, Turchia, Libano, Cipro (Nord e Sud), Israele, Giordania, Egitto,
Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Portogallo, Spagna, Francia, Albania, Croazia e
naturalmente Italia. Essi accompagnano il visitatore in una inedita e personalissima
riflessione sull’antico, sul paesaggio, sulla bellezza che “suscita e nutre il pensiero”.
I
panorami senza tempo, ricchi di anima e fascino, caratterizzati da prospettive instabili,
inaspettate, ambivalenti, ben rappresentano il lessico visuale e la cifra stilistica propri di
Koudelka che, rifuggendo la semplice illustrazione e documentazione delle rovine, sceglie
di dare respiro a ciò che resta delle vestigia delle antiche civiltà del Mediterraneo,
rappresentandole in un’eterna tensione tra ciò che è visibile e ciò che resta nascosto, tra
enigma ed evidenza.
Allestita nella cornice del Museo dell’Ara Pacis, a contatto diretto con le testimonianze
monumentali della grande storia di Roma, la retrospettiva Radici vuol essere un
eccezionale viaggio nell’opera di uno degli ultimi grandi maestri della fotografia moderna
dedicatosi alla ricerca della bellezza caotica delle rovine e del paesaggio antico,
trasformati dal tempo, dalla natura, dall’uomo. Le fotografie di Koudelka, esposte in stretto
dialogo con uno dei monumenti più significativi della prima età imperiale, acquistano così,
in questa speciale occasione, il valore unico, forte, di immagini memorabili, in un rapporto
intenso di rimandi e di echi di una memoria che a Roma più che altrove diventa presente.
Le rovine fotografate da Koudelka sembravano l’allegoria di un’attualità di cui lui, con la
sua arte, restituiva il senso nel nostro presente: sulle sponde del “mare comune” c’era
tutta l’attualità della nascita dell’Europa, dei suoi valori fondanti, l’attualità dei rischi della
loro morte. L’Europa delle rovine è quella in cui la mente fa dialogare la ragione e la fede,
la libertà e la legge, quella di cui, per dirla con Jacques Berque, “portiamo dentro di noi le
macerie ammucchiate e l’instancabile speranza”. (Bernard Latarjet)
La retrospettiva è accompagnata dal volume Radici pubblicato da Contrasto.
Josef Koudelka nasce in Moravia nel 1938. Il suo primo impiego è quello di ingegnere
aeronautico. Alla fine degli anni Sessanta diventa fotografo professionista. Immortala
l’invasione sovietica di Praga del 1968 pubblicando i suoi scatti con le iniziali P.P.
(Prague Photographer).
Nel 1969 l’Overseas Press Club gli assegna, a titolo anonimo, la
Medaglia d’Oro Robert Capa per la fotografia. L’anno successivo Koudelka lascia la
Cecoslovacchia e richiede asilo politico nel Regno Unito. Nel 1971 entra a far parte
dell’agenzia fotografica Magnum Photos. Gypsies – il primo di una lunga serie di libri tra
cui Exiles (1988), Chaos (1999), Invasion 68: Prague (2008) e Wall (2013) – viene
pubblicato nel 1975. Nel corso della sua carriera Koudelka ha vinto prestigiosi premi come
il Prix Nadar (1978), il Grand Prix National de la Photographie (1989), il Grand Prix CartierBresson (1991) e l’Hasselblad Foundation International Award in Photography (1992).
I
suoi lavori sono stati protagonisti di importanti mostre al Museum of Modern Art e
all’International Center of Photography di New York; all’Hayward Gallery di Londra; al
Museo d’Arte Moderna Stedelijk di Amsterdam; al Palais de Tokyo e al Centre Pompidou di
Parigi; all’Art Institute di Chicago, e infine al Museo di Arti Decorative e alla Galleria
Nazionale di Praga. Nel 2012 Koudelka è nominato Commandeur de l’Ordre des Arts et
des Lettres dal ministro francese per la Cultura e le Comunicazioni. Attualmente vive tra
Parigi e Praga.
Orari: da lunedì a venerdì dalle 9.30
alle 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima).
Biglietti:
intero € 11, ridotto € 9. Gratuito fino a 6 anni.
Informazioni:
+39.06.39967500
Sito web: Ara
Pacis |