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Mostra Philippe Halsman. Lampo di genio (fotografie 1959-1992) al Museo di Roma in Trastevere di Roma

La Mostra Philippe Halsman. Lampo di genio (fotografie 1959-1992) al Museo di Roma in Trastevere: le informazioni, il periodo e gli orari d'apertura, i contatti e il costo dei biglietti.

Mostre a Roma per settore artistico: Pittura, Scultura, Arte Moderna, Arte Contemporanea, Fotografia, Archeologia.

Mostra Philippe Halsman. Lampo di genio (fotografie 1959-1992) Roma
Philippe Halsman. Lampo di genio (fotografie 1959-1992) - Museo di Roma in Trastevere, Piazza Sant'Egidio, 1/b - Roma

(Foto: L'attrice Marilyn Monroe, 1959, © Philippe Halsman Archive 2023)

Mostra in corso dal 6 luglio 2023 al 7 gennaio 2024

Al Museo di Roma in Trastevere arriva la prima mostra in Italia di una selezione inedita, a cura di Alessandra Mauro in collaborazione con l’Archivio Halsman di New York, che ricostruisce attraverso 100 immagini la visione e la vita del grande autore.

Comunicato stampa della mostra Philippe Halsman. Lampo di genio (fotografie 1959-1992)

Nessuno scrittore si vergogna per aver scritto di cose che esistono solo nella sua immaginazione. Nessun fotografo dovrebbe essere biasimato quando, invece di catturare la realtà, cerca di mostrare cose che ha visto solo nella sua immaginazione.

Philippe Halsman

Ha firmato 101 copertine di LIFE, più di chiunque altro fotografo; ha creato ritratti straordinari per la loro forza e lo scavo psicologico; è riuscito a far saltare di fronte al suo obiettivo teste coronate, scienziati, capi di stato e divi dello schermo; con Salvador Dalí ha inventato immagini come vere performance artistiche. È Philippe Halsman, tra i più grandi ritrattisti della storia della fotografia, in grado di lavorare sempre tra sguardo e introspezione, intuizione immediata, lampi di genio e tecnica raffinata. Questa prima retrospettiva italiana ne celebra il lavoro con una serie di immagini straordinarie, realizzate con ironia e profonda leggerezza.

Nato a Riga, in Lettonia nel 1906, Halsman comincia la sua carriera di fotografo a Parigi negli anni Trenta, lavorando per riviste come Vogue e Vu. Negli anni Quaranta, in piena guerra e grazie all’amicizia di Albert Einstein, riesce a ottenere un visto per gli Stati Uniti e, una volta sbarcato a New York, la sua fama di grande ritrattista si consolida ancora di più. Dalle collaborazioni con le grandi testate, agli intensi ritratti per lo show business hollywoodiano, Halsman ha creato un genere e uno stile unico e rivoluzionario.

Le sue fotografie sono frutto di una vulcanica creatività e delle sinergie che scattano nell’incontro con grandi e illustri amici. Come Salvador Dalì, con cui realizza una serie di ritratti in cui l’artista e il fotografo si fondono magicamente realizzando una serie straordinaria di immagini. Tutti si prestano al “gioco” di Halsman, alla dolce tortura di essere fotografati in uno studio, con luci, fondale e macchinari ingombranti. Halsman inventa anche un metodo per divertire e sorprendere i suoi soggetti: li fa saltare di fronte all’obiettivo. Nasce così “jumpology”, un gioco con il quale è riuscito a far saltare da Marilyn Monroe ai Duchi di Windsor inaugurando un modo tutto nuovo di fotografare.

In mostra al Museo di Roma in Trastevere 100 immagini di vario formato, provenienti dall’Archivio Halsman di New York, spaziando tra il colore e il bianco e nero, ripercorrono la sua intera carriera. Un’occasione unica per entrare in contatto con le sue grandi creazioni, comprendere quale sia la chiave creativa delle sue immagini: a metà tra documento e invenzione, come è proprio nella tradizione dei grandi ritrattisti cui è chiesto di interpretare il soggetto facendolo emergere, o nascondere, dietro il suo personaggio anche a costo di inventare una forma particolare, personalissima, di documento fotografico.

Foto dopo foto, in mostra si entra nell’universo di Halsman, in un gioco visivo tra il fotografo, la personalità da riprendere e lo spettatore. Come ha detto Halsman, “Il risultato finale è un’altra superficie da penetrare, questa volta grazie alla sensibilità di chi guarda. Spetta infatti a lui decifrare l’inafferrabile equazione tra il foglio di carta fotografica e la profondità dell’essere umano”.

Attraverso le immagini del fotografo, ricostruiamo i volti della cultura e dello spettacolo del Novecento.

Informazioni utili per la visita

Orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 20 (la biglietteria chiude un'ora prima). 24 e 31 dicembre dalle 10.00 alle 14.00. Chiuso lunedì, 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre. Gratuito per i residenti di Roma e della Città Metropolitana la prima domenica di ogni mese.
Biglietti: intero € 8,50, ridotto € 7,50.
Telefono: 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00).
E-mail: museodiroma.trastevere@comune.roma.it
Sito web: Museo di Roma in Trastevere

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